Ferragosto romano e luttuoso per il vino trentino. Queste immagine le abbiamo “rubate” in Facebook. Ritraggono la carta vini di una nota e prestigiosa enoteca romana del centro. Alla viticoltura nostrana sono attribuiti tre vini. Di cui solo uno, altoatesino, assegnato correttamente alla nostra regione. Mentre gli altri due sono friulani.
A salvare la situazione, per fortuna, una bottiglia di Ferrari Brut (55 euro), assegnata alla categoria Top Selection, ma senza alcuna referenza territoriale.
Mi pare che questo possa bastare per dire che forse c’è qualcosa che non va nella comunicazione enologica trentina, che forse c’è qualche fragilità, che forse si è interrotto il circuito produzione-promozione-territorio.
Se in giro per il mondo si incontrano cose come queste, non dipende da loro, dagli enotecari pressapochisti, ma dipende, soprattutto, da noi. Se accade questo, forse in Trentino qualcuno si merita, si meriterebbe, un bicchiere di olio di ricino. Forse.

—-