la-notte-del-Trentodoc-estate-2012 Ma non erano 40 i produttori di TRENTODOC? Quasi 40. Lo chiedo, e me lo chiedo, perché l’affiche pubblicitaria de  La notte del Trentodoc (notte di stelle e calici a cima Paganella, partorita da una visione mercificata e commerciale della montagna), evidenzia la partecipazione solo di 8 aziende (in ordine di comparizione: Balter, Dorigati, Monfort, Moser, Pedrotti, Revì, Zanotelli e Zeni). E gli altri dove sono? Oddio, non ditemi che tutti gli altri, una trentina, hanno gettato la spugna e hanno chiuso baracca e burattini.  Anche perché fra gli altri, quelli che l’11 agosto non riempiranno i calici di stelle montanare, ci sono, o c’erano (visto che non se ne ha notizia),  trentodocchisti con le palle: Ferrari, Letrari, Maso Martis e tanti altri. Insomma più che ad una locandina promozionale (adornata, e quindi presumibilmente finanziata, con tanto di marchio commerciale collettivo del TRENTO e, guarda un pò e chissà perché, con tanto di marchio istituzionale mellariniano),  questa elencazione assomiglia ad un necrologio. Dell’Istituto. Del marchio. E di un identità collettiva che forse non è mai esistita. Forse.