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Un amico del blog, oggi mi ha fatto arrivare questo messaggio. L’idea è quella di caricare il debito sui creditori, attraverso una bad company, e di finanziare la rinascita di una nuova Coop Lavisana. Voi cosa ne pensate?

Il ricorso al lease back pubblico da dieci milioni di euro verosimilmente non riuscirà a risolvere una vicenda che sta invece avendo ricadute negative sul settore. Per questa ragione sarebbe utile che qualcuno, magari il Consorzio Vini del Trentino, si facesse carico di una proposta risolutiva da presentare al presidente della Giunta provinciale e alla Federazione delle cooperative. La proposta è di fondere in una NewCo, per unione o per incorporazione, l’attuale società, congelando la situazione debitoria in una sorta di Bad Company.

Una “Nuova La Vis” in grado di svolgere un’azione efficiente e profittevole. Alla Nuova La Vis dovranno essere trasferiti tutti i diritti compreso quello di riportare in diminuzione dal proprio reddito le perdite fiscali ante fusione. Il finanziamento della Giunta PAT alla Nuova La Vis permetterebbe di invertire il circolo vizioso che sta soffocando l’attuale società, ponendo in luce non equivoca l’operato politico e allontanando dal settore sia gli inconfessabili appetiti dei concorrenti, quanto il deperimento delle quotazioni di determinati prodotti.