Può un vino bianco sfidare il tempo e addirittura i decenni? Sì!Ne sono ancora più convinto dopo aver riassaggiato questo vino e visitato ancora una volta questa cantina, un patrimonio per tutti gli appassionati, con una dotazione storica impressionante, grazie soprattutto all’intuizione del suo vecchio enologo Sebastian Stocker.

Alla vista si presenta ancora con un bel colore giallo paglierino, vivo, lucente, con qualche riflesso dorato. Al naso è complesso, si va dai fiori, freschi e secchi, pino mugo, sensazioni ammandorlate che ritroveremo al palato, erbe officinali e note mentolate. Con il passar del tempo, il vino si apre sempre di più verso note minerali, iodate e speziate. L’ingresso in bocca è avvolgente, suadente, seppur molto energico. Bel tocco di acidità, molto ben integrata con sapidità e tenore alcolico. Un vino vivo, dalla struttura imponente, vibrante ma che trasmette un’armonia elegantissima. magnifica interpretazione.