Ero seduto vicino a Gianni Longoni, il delegato Fisar Milano, l’altro ieri sera a cena con amici e tra le bottiglie che la padrona di casa aveva generosamente messo a disposizione per la serata c’era un Patrizio, IGT Rosso Bergamasca di Eligio Magri del 2007.

Non eravamo lì per fare una degustazione classica, né tanto meno compilare una scheda. Ricordo un vino armonico, confettura di more, una leggera nota di spezie, un legno che non prevarica, tannini appena accennati, grande bevibilità.

Gianni mi guarda e mi chiede: “Ma, secondo te, perché questi vini non se li fila nessuno?”. E io non ho saputo rispondere.