Tornando ad un discorso cominciato qualche giorno fa  con il post La strana famiglia del Trentino, posto il comunicato con il quale ieri sera l’Ufficio Stampa della Cooperazione trentina ha resecontato l’assemblea della Viticoltori in Avio. Sorvolo sul TONDO DONIcontenuto, anche perchè mi pare non sia il caso di sottilizzare troppo: le cose sembra stiano andando effettivamente meglio e la cosa non può che essere salutata positivamente, senza fare troppo gli schizzinosi. Anche se, leggendo la nota, salta all’occhio che, pur essendo stati pubblicati con dovizia perfino maniacale un sacco di numeri (positivi), sono stati omessi quelli sull’indebitamento della coop. Che pure, forse, sarebbe stato interessante conoscere. Ma non importa. Torniamo invece alla nostra Sacra Famiglia. Il comunicato stampa ci informa che ad Avio erano presenti in ordine: l’assessore all’Agricoltura e al Turismo Tiziano Mellarini, quello alla Cultura e alla Cooperazione Franco Panizza, il direttore generale di Cavit Enrico Zanoni (l’unico davvero titolato ad esserci), il presidente della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, Primo Vicentini. E infine anche il sindaco del paese, Sandro Borghetti. Insomma, mancavano solo i Re Magi e l’Arcivescovo. E poi la Sacra Famiglia Trentina sarebbe stata al gran completo.  Ma non ci avevano detto che le assemblee delle coop erano fatti privati dei soci, da cui, come da qualsiasi assemblea sociale e aziendale, i giornalisti sono banditi (in realtà questa volta non so se ad Avio i giornalisti fossero presenti oppure no)? Ma come, i giornalisti fuori dalle scatole e gli assessori, i sindaci e ora prefino i vertici delle banche dentro? Ah già, ma qui siamo in Trentino, terra di famiglie. Soprattutto Sacre. Pardon, quasi me ne stavo dimenticando.

Per completezza e per chi avesse voglia di approfondire qui di seguito la nota integrale (chi invece si accontenta di una sintesi ben fatta, può leggere qui sul sito di Geisha Gourmet)

Viticoltori in Avio:

i soci hanno approvato il bilancio

Assemblea dei soci della “Viticoltori in Avio”. Il bilancio, positivo, è stato sottoposto all’attenzione dei viticoltori soci che lo hanno approvato. Premiato l’impegno ultraquarantennale di due collaboratori, ringraziato l’ex direttore e Gilberto Zani.

Trento, 7 dicembre 2011 – Razionalizzazione dei costi e aumento dei ricavi. Risultato: bilancio in attivo per la Viticoltori in Avio.

L’assemblea dei soci di questa sera, ospitata al Teatro Parrocchiale di Avio, ha esaminato e approvato i numeri dell’esercizio archiviato alla fine di luglio del 2011.

La “cura” a cui è stata sottoposta questa realtà della vite e del vino sembra proprio aver dato i frutti sperati. I costi sono diminuiti del 23,3%. L’incremento dei ricavi è del 10,5% grazie anche al positivo lavoro di Cavit.

Il mezzo migliaio di soci viticoltori (per l’esattezza sono 467) coltivano 703 ettari di vigneto. Di questo, il 62% è sul territorio trentino, il rimanente 38% su quello veneto.

Nel 2010 sono stati conferiti 105 mila 360 quintali di uve: 80 mila 402 quintali a bacca bianca (76,3%) e 24 mila 957 quintali a bacca rossa (23,7%). La varietà leader è il Pinot Grigio (50%) seguito dallo Chardonnay (23%).

Il liquidato ai soci ha raggiunto 5 milioni 586 mila euro (+22,5% rispetto ai 4 milioni 557 mila euro dell’esercizio precedente). Resa media a ettaro di poco inferiore a 8 mila euro (+ 30%). La remunerazione media di uva a quintale passa dai 40 euro del 2010 ai 53 del 2011 (+32,5%). L’utile dell’esercizio è di poco inferiore ai 250 mila euro.

Insomma: la strada intrapresa è quella corretta come è stato confermato dai numeri. “Per il secondo anno consecutivo i nostri soci vedono la luce – ha osservato il presidente Lorenzo Libera affiancato dal direttore Giovanni Turato. Il risultato premia la pazienza e la fiducia che hanno sempre albergato nel loro cuore e nella loro testa. Il risultato positivo di bilancio non è un traguardo – ha aggiunto – ma solamente la tappa di avvio di un percorso di miglioramento che deve proseguire e che i Viticoltori in Avio meritano”.

Durante l’assemblea sono stati premiati due collaboratori che hanno legato la loro storia professionale alla Cantina: Ermanno Piccoli e Giorgio Rudari rispettivamente con un’anzianità di servizio di 41 e 40 anni.

Un sincero grazie è stato indirizzato anche a Gilberto Zani. “Nel momento di maggiore difficoltà per la cantina – è stato detto – la sua professionalità ha contribuito in modo determinante a indirizzare la società su binari di ripresa”.

Un saluto “affettuoso – ha concluso il presidente Libera – lo dedichiamo anche al nostro direttore Matteo Mattei. Per una sua personale scelta professionale ha lasciato Avio. Nel

periodo più critico della storia della cantina ha saputo reggere in modo saldo, professionale e con senso di responsabilità il timone della cooperativa”.

L’appuntamento assembleare ha registrato la presenza dell’assessore provinciale all’agricoltura, Tiziano Mellarini. “Il vostro impegno è stato ed è orientato al pieno rilancio di questa realtà cooperativa – ha osservato – Un nuovo percorso intrapreso non solo dal presidente e dal consiglio di amministrazione ma anche da voi soci per un ritorno da protagonisti nel mondo vitienologico trentino”.

Presente anche l’assessore provinciale alla cooperazione, Franco Panizza. “”La cooperazione è un grande momento di partecipazione dei soci – ha spiegato – Lo avete dimostrato e lo stato dimostrando. E per superare un momento di difficoltà è fondamentale essere uniti”.

All’appuntamento assembleare hanno partecipato, inoltre, il sindaco di Avio, Sandro Borghetti, il direttore generale di Cavit, Enrico Zanoni, e il presidente della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, Primo Vicentini.