Il vino Soave rientra nell’elenco delle 100 referenze europee protette, presentato in occasione del recente summit Cina-Europa: importante successo in vista del perfezionamento dell’accordo internazionale previsto entro l’anno.

Comunicato Stampa n°23/2017 del Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave

Più tutela per il “marchio Soave” nel grande mercato cinese. Il Soave rientra infatti nell’elenco delle 200 Indicazioni Geografiche (Ig) – 100 europee e altrettante cinesi – che potranno essere considerate “protette” reciprocamente attraverso un accordo bilaterale, che sarà perfezionato nel 2017.

Una pubblicazione, quella dell’elenco, redatto nel corso del recente Summit Unione Europea – Cina, in cui emerge il primato italiano con ben 26 Ig presenti, che facilita la protezione dei prodotti citati da imitazioni e usurpazioni e che intende essere un accordo dai reciproci vantaggi commerciali perché si pone come obiettivo l’aumento della consapevolezza dei consumatori nonché l’aumento della domanda di prodotti di alta qualità di entrambe le parti.

Con il rafforzamento di questo accordo bilaterale di cooperazione fra Cina ed Ue, si va a tutelare l’importante flusso di importazioni di prodotti agroalimentari europei  – Soave compreso – che raggiungono ogni anno la Cina: una buona notizia per i paesi europei dal momento che quello dell’agroalimentare cinese è uno dei mercati più grandi al mondo, con prospettive di ulteriore crescita grazie ai gusti della nuova classe media che sceglie sempre più spesso di consumare prodotti alimentari made in Europa.

Numeri alla mano attualmente le Ig registrate in Europa sono oltre 3.300 e sempre nell’Unione Europea sono protetti anche altri 1.250 brand non comunitari, soprattutto grazie a accordi bilaterali come quello con la Cina. In termini di valore, il mercato delle indicazioni geografiche dell’UE ammonta a circa 54,3 miliardi di euro e insieme costituiscono il 15% delle esportazioni totali di prodotti alimentari e delle bevande.

«Si tratta di un risultato particolarmente positivo – sottolinea Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave – che giunge in un momento in cui il Consorzio e le aziende associate sono molto impegnate sul fronte della promozione estera. E’ un segnale importante che avrà sicuramente risvolti positivi».

Prosegue intanto in materia di tutela e protezione dei marchi internazionali l’impegno del Consorzio per la registrazione del “brand Soave” nella Federazione Russa, San Marino, Svizzera, Corea del Sud, Norvegia, Stati Uniti.

In un mercato globale, la sfida sul fronte della qualità corre di pari passo con quella della tutela. In tale senso, da sempre il Consorzio di tutela effettua prelievi sistematici di Soave nei mercati esteri per verificare il rispetto dell’etichettatura, la qualità delle produzioni ed il posizionamento di prezzo.