toblino

Credo di essere nato al vino con la Schiava. Quella di mio nonno, quella bottiglia, ma forse a sera erano due, che lui, ormai vecchio, portava con sé durante tutta la giornata. Avevo cinque anni, o giù di lì, quando se ne andò; ma di lui, insieme a poche altre, conservo questa immagine, la più vivida: la bottiglia di Schiava

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C’è della bellezza nel vino. E a volte perfino una grande bellezza. Accade quando un vino comincia a raccontarti storie che non vorresti finissero mai. E a riportare in superficie ricordi fino ad un attimo prima sbiaditi dall’ombra del tempo. Storie di campagna, di cantina, di sapere, di ambiente, di paesaggio. Storie di uomini e di donne. Spesso dimenticate, perché

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Qualora la richiesta di riconoscimento della denominazione di origine controllata e garantita avanzata dai produttori della Valle dei Laghi (mi pare siano otto) per il Vino Santo dovesse andare in porto (e ci sono buone probabilità che in porto ci vada davvero, e poi vedremo il perché), questa nuova DOCG in un colpo solo taglierebbe almeno due traguardi. Uno tutto

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A dare il via alla 10ª edizione di «DiVinNosiola» ci ha pensato, ieri pomeriggio, il rituale taglio del nastro attraverso il quale è stata inaugurata la mostra allestita a Palazzo Roccabruna. L’atrio dell’Enoteca Provinciale del Trentino anche quest’anno ospita le bottiglie di Vino Nosiola, di Trentino DOC Vino Santo, di grappe monovitigno di Nosiola e di vinaccia di Trentino DOC

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Mi pareva di essere su un altro pianeta, per cui il silenzio era d’obbligo, ma ora a elezioni concluse e con un occhio alla nuova Giunta provinciale è opportuno riprendere il ragionamento sul futuro delle vitivinicoltura trentina. A chi se ne dimentica volentieri ricordo che abbiamo passato gli ultimi anni sollecitando un dialogo e facendo analisi e proposte all’indirizzo deputato,

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Il faut imaginer Sisyphe heureuxA. Camus Pomeriggio d’agosto. Ho battuto la fiacca per un po’: urge una visita in cantina. Dietro consiglio di Cosimo mi dirigo alla Cantina di Toblino, nella Valle dei Laghi, a un passo dal romanticissimo castello sul lago omonimo. La cantina è un po’ cantina, un po’ ristorante e wine bar, un po’ enoteca. Moderna e

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Non c’è proprio verso di aprire quella benedetta Schiava scura (Doc Trentino) dei Produttori di Toblino, che ogni giorno, da due mesi a questa parte, mi supplica di tirarle il collo. No, non c’è verso di aprirla; perché ogni santo giorno passa a trovarmi qualche amico implacabilmente armato  di bottiglie. E per una ragione o per l’altra finisco sempre per stappare

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Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali  e una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali  con il tuo collezionismo  di parole complicate  la tua ultima canzone per l’estate. (Canzone per l’estate – Fabrizio De Andrè) Un vino per l’estate ci vuole. Come ci vuole una canzone per l’estate. Il mio vino per l’estate

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Per chi vuole farsi un’idea della dinamica virtuosa della Borgogna bianca in Trentino queste due bottiglie sono una tappa obbligata. Uno Chardonnay in purezza e uno in Blend con Sauvignon, Rieslingr Renano  e Traminer. Due bottiglie spettacolari. Peccato solo siano firmate dal gigante industriale Cavit e non dalla cantina Produttori di Toblino a cui pertiene Maso Toresella. Pazienza. Ma è

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